Tra me e me.
Esiste una categoria di persone ribattezzata dalla Lucarelli ( mi piace, si sa), LEONI DA TASTIERA.
“Lo schermo del computer e talvolta l’anonimato permettono sempre più spesso la sospensione volontaria delle regole educative e liberano alcuni soggetti da freni inibitori che ci tengono normalmente legati alle norme della nostra rete sociale.
Così sui Social parte la lite o l’insulto, spesso nemmeno troppo velato, e persone ( uomini o donne sia ben chiaro) apparentemente normali si trasformano nei suddetti LEONI DA TASTIERA.
Abbiamo tutti tra le mani una mole di informazioni enorme e la possibilità di sentirci vicini a persone fisicamente anche molto lontane. Vicinanza fittizia, perché si sa, tra noi e il mondo c’è pur sempre il monitor.
Inizia tutto già dall’adolescenza, con i cellulari, gli sms, whatsapp , i gruppi in chat, a cui si ha sempre più accesso illimitato. Al punto che al Gemelli di Roma viene a un certo punto istituito il primo reparto per la dipendenza da Internet, trattato come una vera e propria sostanza stupefacente.
Il problema fondamentale è che comunicare è più che digitare. Esistono aspetti che vanno oltre alla sfera verbale e che riguardano i gesti , la mimica, la postura, il contesto ambientale, le emozioni che si provano avendo un altro essere umano davanti.
( sono antica, lo so ).
Purtroppo oramai le nuove norme sociali non si dissociano più molto da ciò che siamo e da come ci comportiamo. Così uno schermo ci proietta in un mondo in cui un commento È una persona e la foto la SUA personalità. Un mondo parziale in cui devi essere telegrafico ma pregno di significato, pena il DISINTERESSE altrui.
La sostanza è che si digita come leoni da tastiera ma nella vita reale non si sa ruggire. ”
Nascono in questo magma numerose patologie tra cui la sindrome di CAPS LOCK, detta anche più comunemente il morbo del lucchetto, che fa scrivere tutto in maiuscolo tranne ovviamente le lettere accentate, in particolare la “è”.
Ma anche sottocategorie come i LOVERS, con link e post degni del più becero romanzo rosa , i ROSICONI pieni di lagnanze di ogni tipo, i TRUZZI autori di abominevoli errori di scrittura, i BIMBIMINCHIA che vivono di fans club e frasi di canzoni, e infine i TUTTOLOGI. Sono i più pericolosi , padroneggiano qualunque argomento: musica, spettacolo, astrologia, libri, politica, religione,… Dai un argomento e loro hanno il link pronto. Dove non arrivano loro arrivano i quiz ( il tuo nome sioux cosa significa? Quale colore sei? Quale lavoro dovresti fare?) o le fan page, con cui condividono dal pensiero di Goethe alla frase di Capossela passando per Alda Merini e Marco Masini ( ebbene sì).
I leoni da tastiera hanno molte facce e sono pressoché inarrestabili. Puoi provare a fermarli per strada tentando di farli vergognare.
Succederà. Chiederanno anche scusa.
Ma… appena girato l’angolo agguanteranno l’iPhone e inizieranno, inesorabilmente , a digitare. Lo faranno così velocemente che dimenticheranno tutti gli accenti, le doppie e le “h” del verbo avere.
Leggerai il nuovo post con rabbia crescente.
La buona notizia c’è.
ESISTE UNA CURA.
Per te. Non per loro ovviamente.
Puoi ignorarli, eliminarli, bloccarli, escluderli dal tuo mondo virtuale. Così che l’unico problema sarà incontrarli di tanto in tanto nel mondo reale.
E lì, hai già vinto.
Senza tastiera perdono la forza e la dialettica sarà a zero.
Vaccìnati. Velocemente. L’epidemia è dietro l’angolo.
Ho scelto questa strada con molti leoni.
Così ho scoperto sguardi, occhi e toni di voce che hanno un valore inestimabile. Ho riscoperto l’amore per gli abbracci, veri caldi e sinceri, ma anche che un post può essere altamente tossico per me se non ha il condimento dell’intelligenza fina.
Proprio quell’intelligenza fina che caratterizza le persone REALI che mi circondano e che io, fortemente, PRETENDO.
Ergo:
Il resto è aria.
Clic.
Arresta sistema.
Spegnimento in corso.
Stefania