La situazione è questa: siamo all’inferno.
Quando sento Conte che parla di “lavori di prima necessità “ mi immagino la sua fidanzata che scuote la testa…
Ma vi rendete conto di come siamo messe?
Andrà tutto bene, cosa?
Il primo giorno in cui ci faranno uscire di casa dovremo indossare la tuta da palombaro e la maschera di Goldrake.
Vogliamo parlare di necessità?
I peli sulle gambe, i baffi e la ricrescita dei capelli a che punto del decreto li abbiamo messi?
Non ci sono Santocielo!
Perché questi son tutti uomini!
Non hanno idea!
La mia chat del negozio ha oramai una fornitissima galleria che arriva direttamente dalle grotte marine…
Lo capite che ci sono donne che si stanno depilando con lo scotch marrone per i pacchi?
Hanno le gambe che fanno concorrenza ai mariti!
I figli al mattino le chiamano “papà”!
Baffi ad altezza mento.
E i capelli?
Vogliamo fare cinque minuti di silenzio per le parrucchiere che ci ritroveranno con i capelli verdi?
Perché l’alternativa è fare la Juve con la chioma…
Io mi son fatta la tinta a casa e ho il lavandino del bagno da buttare, le braccia che sembro un dalmata e una maglietta in meno… che disastro!
Ma poi.
Tutto subito sì, certo, ritroviamo la famiglia, il calore della casa, i nostri cuccioli…
Io sto capendo seriamente le lotte femministe, dannazione.
Livello sguattera raggiunto e vinto.
Tutto è scandito dal cibo.
Cosa mangiamo?
Fai la spesa, prepara, cucina, apparecchia, mangia, sparecchia, lava i piatti, riordina, riponi, passa il pavimento e ricomincia da capo.
Ma che meraviglia!
L’adrenalina della giornata te la da la lavatrice. Sento gente che ha iniziato a parlarci con la lavatrice.
E poi le pulizie.
Abbiamo case che sembrano sale operatorie. Puliamo anche i soffitti. Scopriamo angoli che a gennaio non esistevano!
E le madri che parlavano dei loro figli adorati dove sono finite?
Hanno tutte l’espressione di Malefica.
Per inchiodare i ragazzi alla scrivania utilizziamo metà della dose giornaliera di minacce.
Il resto lo utilizziamo all’accensione del computer: collegamento con la scuola, scaricamento di file, scansione dei testi, invio via mail, fax alla bidella, esperienze virtuali, il tutto con almeno novanta trilli dalla chat di classe.
La chat di classe …
Ci siete dentro? Perché i genitori in queste settimane stanno danno il massimo! Siamo a livelli altissimi! Con scene isteriche fantastiche…
Io comunque sono giunta ad una conclusione assoluta: l’insegnante non l’avrei potuta fare nemmeno in un’altra dimensione.
Ma come fanno a sopportarli?
Sante maestre…
E i mariti?
I vostri mariti come stanno? Vedo i video online, son tutti con le occhiaie, un po’ curvi, la rassegnazione in faccia. Non avevano previsto un trapanamento di timpani così lungo … poveri …
Si stanno inventando qualunque riordino pur di sfuggirci. Sistemano il garage. La cantina. La soffitta. La cassetta degli attrezzi. Mettono in ordine alfabetico la libreria. Catalogano i CD. Scansionano le diapositive del 1976.
Qualunque cosa.
Qualunque cosa pur di non averci intorno.
Il primo giorno di libertà non so in che stato saremo.
Sicuramente splendide no … in forma no… rilassate nemmeno…
Ma sì, andrà tutto bene.
Stiamo chiuse in casa, che magari finisce prima.
Santocielo.
♥️