Si aggirano come zombies.
Sono il nuovo popolo dei supermercati, li avete visti?
Sono normalmente solitari, talvolta hanno un bambino saltellante aggrappato alle ginocchia e vagano nella nuova, nuovissima, sezione dedicata dell’Iper, quella coi cestoni di metallo e gli scaffali improvvisati.
Sopra le loro teste, in questa Silicon Valley creata ad hoc per far perdere loro il senno, campeggia la scritta “reparto scuola”.
Occhi iniettati di sangue, disperazione in volto, la faccia di chi non ha la minima idea di cosa stia per succedere al totale dello scontrino, e in mano un foglio A4 già sgualcito che riporta la scritta “materiale scolastico”.
Tra loro, ovviamente, deambulo anche io.
Ci siamo.
Mancano pochi giorni al capodanno genitoriale, al giorno X in cui le famiglie possono ricominciare la loro vita ordinata di incastri a tetris, alla mattina in cui saluti tuo figlio e sai che per cinque ore potrai dedicarti serenamente alla tua attività preferita: lavorare.
Riparte la scuola.
Se i ragazzi hanno già installato l’App del conto alla rovescia per le vacanze di Natale ( dice mio figlio che mancano centoquattrordici giorni), noi consultiamo la pagina on line del nostro plesso solare della libertà, controllando che davvero il nove settembre le maestre mantengano la promessa e si acchiappino i nostri abbronzatissimi figli.
Ma c’è un prezzo da pagare.
E non parlo dei compiti, perché per quelli si urla sino al giorno prima.
Parlo della lista.
La lista del delirio più totale su cui ancor oggi mi interrogo profondamente.
Quando andavo a scuola io e di fianco a me sedevano i dinosauri, ci si presentava il primo giorno con grembiule inamidato, un quaderno a quadretti, uno a righe, portapenne con penna matita colori, merenda per l’intervallo e stop.
La maestra accoglieva tutti con gran sorrisi e la mattinata scorreva con degno cazzeggio e racconti del mare.
Oggi no.
Oggi al primo giorno di scuola di tuo figlio ci devi arrivare con il borsone dell’Ikea, zeppo di cose incredibili. Trascini te stessa, il sacco, il trolley, il figlio e la cartella su per le scale e sgomitando in un fiume di famiglie con lo stesso problema, raggiungi l’aula. Ad attenderti ci sono almeno tre maestre pronte alla loro giornata da magazziniere esperte, per smistare, catalogare e incasellare tutta la mole di carta in arrivo.
Per prepararti al faticoso momento, la scuola ti mette nella condizione di avere una settimana di tempo per prendere la laurea in cartoleria. Cambia la moneta corrente, e la spesa di inizio anno si può eccezionalmente pagare in organi ( il più utilizzato è il rene) o in dobloni d’oro.
Ditemi. Quanto avete speso?
Perché le cifre sono da capogiro.
La lista del materiale scolastico è un dissanguamento uguale per tutti, anche perché in alcuni casi la perversione eccentrica raggiunge vette altissime, soprattutto in materia di copertine per i quaderni. Ogni materia ha il suo quaderno, che a sua volta porta copertina dedicata, quadretto specifico, margini o non margini, grammatura della carta, marca del produttore.
L’esaurimento nervoso è alle porte.
Il foglio della perdizione recita più o meno così :
Ai genitori degli alunni delle classi XYZ SCUOLA PINCOPALLO
ANNO SCOLASTICO 2019/2020 ELENCO MATERIALE :
- Astuccio contenente: 2 matite da disegno FABER CASTELL A SEZIONE TRIANGOLARE, gomma morbida, temperino con serbatoio, matite colorate, pennarelli a punta fine, colla stick grande, forbici dalla punta arrotondata (tutto etichettato).
- Sacchetto igienico di stoffa con nome in stampato maiuscolo contenente: asciugamano, spazzolino, dentifricio, bicchiere, fazzoletti di carta, salviettine igieniche umidificate.
- Sacchetto di stoffa con un cambio completo con il nome.
- Scarpe da ginnastica con velcro in un sacchetto di stoffa con il nome.
- Carta igienica (solo 2 rotoli) e un sapone liquido.
- Un raccoglitore ad anelli con 25 bustine cristal di buona qualità.
- Grembiule (attendere la prima assemblea di classe con indicazioni dei docenti).
- 1 foto formato tessera per documento d’identità che servirà per le uscite didattiche.
- 6 quadernoni a quadretti 0,5 cm con margine, con pagine spesse (100 grammi), copertine già messe sui quaderni con colori blu, verde, arancione, bianco, celeste, fucsia con nome scritto in stampatello maiuscolo sull’etichetta
- 6 quadernoni a righe di quinta con margini, con pagine spesse (100 grammi), copertina già messa su uno dei quaderni con colore gialla, l’altro (di riserva) senza copertina con nome scritto in stampatello maiuscolo sull’etichetta.
- 1 quadernino piccolo a quadretti 0,5 con copertina nera.
- 1 cartellina rigida con elastico.
- 1 contenitore busta trasparente con bottone per verifiche.
- 1 raccoglitore a buste fisse con copertina morbida.
TUTTO IL MATERIALE SCOLASTICO, ETICHETTATO CON NOME SCRITTO IN STAMPATELLO MAIUSCOLO, VA PORTATO IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA. NEL CASO IN CUI NON SI AVESSE TUTTO INSERIRE NELLO ZAINO (NORMALE O TROLLEY) L’ASTUCCIO, IL QUADERNO CON COPERTINA GIALLA E QUELLO CON COPERTINA BLU.
Non so voi, ma io ogni anno sono in crisi al primo paragrafo.
Quando arrivo alla sezione quaderni ho già chiamato lo psicologo.
Quadretti di prima, di terza, di ottava, giro mezz’ora finché trovo il formato giusto e poi mi accorgo che non ci sono i dannati margini e riparto da capo. La dicitura “carta spessa” poi. Chiedo alla madre che ho vicino. Secondo lei è spessa? Lei apre, sfoglia, tocca, palpa e poi “mmm, dipende “. Ma dipende da cosa? Dall’albero di provenienza?
Per non sbagliare compro i Pigna100, che sono fatti probabilmente in foglia d’oro e costano otto euro l’uno.
L’ultima crociata, una volta che hai decifrato il Codice da Vinci che hai per le mani è la cartella.
Cartella … sembra facile.
Intanto capire se prendere zaino, trolley, rotelle, ma poi quale?!? Avengers, eroi, Star Wars, Frozen, Winx, Invicta, Seven, Eastpak, Vans… ho voglia di vomitare … ma qualcosa di normo banalissimo no?
E il prezzo? Vogliamo parlare del prezzo? La cartella di scuola costa quanto una cena deluxe da Cracco.
Controllo la lista.
Mi pare di aver preso tutto. Anche perché il carrello è pieno.
Manca solo una cosa, che poi era quella che ai miei tempi gasava di più: il diario.
Quello lo fornisce la scuola. È obbligatorio e costerà circa otto euro. Praticamente come un quaderno Pigna100. Quindi conviene …
Ah, e i libri. Novanta volumi per i quali la natura ci ha fornito il secondo rene.
Otto giorni e via.
Dai che è quasi fatta.
Ci si vede lunedì prossimo al bar, 8.30 puntuali e sacco Ikea vuoto piegato sotto il braccio.
Ciao maestre! Vi voglio bene ♥️
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