Sono al mare e c’è un tempo di merda.
Per quanto mi riguarda, la giornata è perfetta.
Venticello fresco, zero sole, i ragazzi giocano a carte, io bevo una birra sotto la pergola del baretto in spiaggia.
Peccato che …
Peccato che ad un metro dalle mie orecchie una biondissima bambinetta con le trecce infeltrite stia urlando da circa trenta minuti posseduta dal demone del capriccio.
Trenta minuti sono tantissimi.
La letteratura propone in questi casi di ignorare la malefica creatura sino a che si spellerà le corde vocali.
I miei ricordi di infanzia mi ripropongono immagini di ciabatte volanti e calci in culo.
Specifico che la mini biondina sta urlando perché vuole fare il bagno mentre sulla spiaggia sventola un lenzuolo rosso a tre piazze con la parola “morte” cucita a mano dal bagnino.
Non riesco ad essere indifferente al capriccio fanciullesco. Cattura la mia attenzione in pochi secondi e azzera ogni mio istinto materno.
Ma ciò che mi fa più sclerare sono questi genitori in piena balia dello spettacolo in corso.
Dopo dieci minuti di capriccio la demone ha collezionato un sacchetto di patatine, un gelato, un pacchetto di palloncini e un Chupa Chups.
Quindi: più urlo e più ottengo.
Sento Tata Lucia accarezzarmi una spalla.
Non ci siamo.
E infatti sta ancora urlando.
Ho avuto un piccolo guizzo di gioia quando la mamma, con profonde occhiaie nonostante la vacanza, le ha detto con un sibilo che l’avrebbe fatta EVAPORARE.
Tra tutte le minacce, sin qui, mi è parsa la più interessante.
Mezza pergola del baretto ha sorriso con compiacimento. Tutti abbiamo pensato “Eh magari…”.
La bambina si è zittita per circa otto secondi, poi ha chiaramente intuito che la madre non possedeva assolutamente questi super poteri.
L’avrei aiutata, la mamma, ma non li ho nemmeno io.
Per questo ho attivato un timer che suonerà tra cinque minuti.
A quel punto, senza se e senza ma, la trascinerò dinnanzi alle onde furiose di oggi, senza preavviso alcuno, e la lancerò in mare.
Forza, nuota!
E calerà un meraviglioso silenzio.
Ho pensato ed immaginato questa cosa così intensamente, fissandola, che ha smesso.
Brava bambina, la lettura dello sguardo “limite superato” ti servirà tutta la vita.
Adesso mi concentro sul fratello, che mi sta facendo pericolosi rasetti col pallone, dritti al punto che sta tra il mio orecchio destro e l’epicentro dell’odio.
Ed è subito Ecce Bombo.
Ecco uno dei tanti per i quali, nonostante io viva ai pochi passi dal mare, non ho messo i piedi in spiaggia.
Che poi due sberle, concesse al momento giusto, non hanno mai fatto male a nessuno…. -_-
Ops..
Ecco uno dei tanti MOTIVI per i quali, nonostante io viva ai pochi passi dal mare, non ho messo i piedi in spiaggia.
😂😂😂
🤪😬🤪
🤣🤣🤣 I cari e vecchi calci in culo!!
😂😂😂
ahahaha… che scena! Ehi…sarà mica stata la mia nipotina? 😉
Chissà ! 😂😂😂